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Nel 2019 feci uno dei viaggi più belli ed emozionanti della mia vita: Israele, Palestina e in fine Giordania. Conobbi posti magici come il tesoro di Petra, un luogo che che sognavo da quando da bambino, mi innamoravo delle avventure di Indiana Jones o l’infinito deserto del Wadi Rum di Lawrence D’Arabia, uno dei film più iconici della storia del cinema. Mai avrei pensato però che 3 anni dopo, sarebbe stato il mio lavoro a farmici tornare, in occasione del matrimonio di Zayda e Sami, una giovane coppia Palestinese.

Dopo mesi di mail, messaggi e video chiamate,  conoscerci è stato davvero speciale. Un pomeriggio insieme per le strade di Amman, dove una luce calda e avvolgente ha reso il nostro incontro ancora più magico. Da subito ho percepito la forte connessione tra questi due giovani ragazzi e non vedevo l’ora che arrivasse il giorno dopo, dove finalmente avrei avuto l’occasione di fotografare il loro matrimonio al Dead Sea Marriott Resort.

 

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Arrivato il giorno del matrimonio, ho conosciuto finalmente anche la famiglia di Zayda. In una mattinata si sole, sono entrato quindi in punta di piedi nella loro bellissima casa di Amman e dopo nemmeno 5 minuti, ho avuto modo di conoscere l’accoglienza, il calore e l’ospitalità del popolo palestinese. Mi avevano accolto come uno di famiglia.

 

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Ho scoperto una famiglia molto numerosa e soprattutto davvero unita, il che, per uno come me da sempre interessato a raccontare le connessioni tra persone, è stata davvero una gradita sorpresa. Musica, risate, lacrime, abbracci…dovunque mi giravo c’era un momento che catturava la mia attenzione e che io, a mia volta, avrei cercato di catturare per sempre con la mia macchina fotografica.

 

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È stato però quando siamo partiti da casa di Sami che è iniziata la vera festa e che sono stato catapultato in una cerimonia davvero insolita rispetto a quelle che in 13 anni di carriera sono stato abituato a fotografare: lo Zaffeh.

Lo Zaffeh è una marcia nuziale musicale araba con cornamuse, tamburi e danzatori Dabkeh. Parte dalla casa della famiglia dello sposo e poi si dirige verso la casa della famiglia della sposa, dove la coppia festeggia con i loro cari, prima di dirigersi verso il luogo del ricevimento.

 

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Le famiglie di Zayda e Sami sono l’incontro tra tantissime culture: Inglese, Palestinese, Turca, Portoricana e Giordana. Entrambi però sono nati Palestina, ed essendo molto attaccati alle proprie origini, hanno deciso di celebrare il loro matrimonio sul Mar Morto, perché il posto in linea d’aria in assoluto più vicino al loro paese. Ed è così che mentre ci dirigevo al Dead Sea Marriott Resort, sono stato totalmente rapito dagli incredibili paesaggi di quello che è in assoluto, il posto più basso della terra. Meno 435 metri rispetto all livello del mare. Incredibile.

 

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Dopo un tramonto mozzafiato, la festa è proseguita al Dead Sea Marriott Resort con balli scatenati, cibo tipico arabo e davvero tanto divertimento. Raramente ho visto persone divertirsi così!

 

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Quella che vi ho raccontato è stata una delle esperienze più forti da quando faccio questo lavoro e sono sempre più convinto che diventare un destination wedding photographer sia stata davvero la scelta giusta per me. Perché? Perché in questo modo non mi annoio mai. Le persone, le tradizioni e i paesaggi sempre diversi. Ogni volta è un’avventura diversa. Un’avventura indimenticabile, proprio come quelle che sognavo da piccolo guardando Indiana Jones, ma questa volta, il protagonista sono io!

 

torella

Se questo matrimonio al Dead Sea Marriott Resort vi è piaciuto, scoprite un’altra location fantastica in cui sono stato di recente: Santorini!

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