Come ormai è consuetudine, mi trovo qui a fare qualche considerazione sull’anno che sta per terminare. Sarebbe inutile parlare degli aspetti negativi di questo 2020, tutti noi purtroppo, li conosciamo sin troppo bene. Mi concentrerò quindi su quanto di positivo questo anno mi ha portato: belle soddisfazioni e nascita di nuovi progetti. Ma andiamo per ordine…
Ad aprile ho avuto il riconoscimento più importante della mia carriera di fotografo: il premio per l’album di matrimonio più bello d’Italia nel 2019.
Sempre durante il Lockdown ho avuto finalmente il tempo di dedicarmi ad una mia personale collezione di Preset, la Cinematic Collection, il cui successo mi ha davvero stupito in positivo.
Il tanto tempo libero che mi è arrivato all’improvviso, mi ha permesso di essere un pò più presente sui social network, aspetto fondamentale ormai nel lavoro del fotografo. Mi sono concentrato soprattuto sulla mia PAGINA INSTAGRAM, dove incredibilmente, a differenza degli anni passati, sono riuscito a realizzare anche qualche Storia!
Ho aperto anche un BLOG sul mio sito, a cui ho cercato di affidare con cadenza mensile, alcuni dei miei pensieri sugli argomenti più disparati: tradizioni, cinema, natura, fotografia, animali…
All’inizio di dicembre è arrivato un altro grande e inaspettato riconoscimento: Album Epoca, una delle aziende di produzione album più importanti del mondo, mi ha scelto come loro Testimonial. Da tanti anni ormai, quasi tutti i miei album vengono realizzati da loro e per me è un onore rappresentare un brand così importante e conosciuto a livello internazionale.
Certo, il mio 2020 per via dei motivi che tutti conosciamo non è stato tutto rose e fiori anzi! Salvo poche eccezioni, la pandemia non ha permesso alle coppie di sposarsi e di conseguenza ha privato noi fotografi matrimonialisti di gran parte lavoro e come del resto successo per tante altre categorie, siamo piombati in un buio quasi totale.
Spesso però capita che da una situazione negativa, per chi le sa scorgere, nascano delle opportunità. Si tratta solo di mettersi in gioco, di reinventarsi, di non rassegnarsi all’immobilità aspettando tempi migliori. Ed è così che ho preso la decisione di dedicarmi seriamente ai servizi fotografici di maternità e famiglia.
Non che in passato non li facessi ma forse, considerandoli solo un’integrazione del mio lavoro, non mi rendevo conto di quante occasioni e sollecitazioni potessero venir fuori da lavori come questi. Durante queste sessioni, ho potuto sperimentare nuove idee e dare spazio alla creatività senza dover sottostare ai tempi strettissimi tipici del matrimonio.
Cosa c’è dentro questi scatti ? La dolcezza dei sorrisi, la complicità di certi sguardi, la tenerezza delle carezze e degli abbracci, il divertimento, il gioco, la passione, l’amore. Si chiamano emozioni. Io le ho vissute sul campo ed ha sorpreso anche me accorgermi di quanto questa tenerezza fosse contagiosa e come, quasi inconsapevolmente mi trovassi coinvolto, come se per un momento fossi parte della famiglia e non un estraneo che stesse semplicemente facendo il suo lavoro.
Molti la definirebbero empatia che, quando c’è, giova sicuramente alla resa del servizio. Certo molto dipende da carattere delle persone, dalla situazione che si viene a creare, dalla capacità che ognuno di noi ha di liberare i propri sentimenti o tradurre le proprie emozioni. Forse per me, proprio per la straordinarietà dell’anno che ci sta lasciando, per fortuna, non è stato solo questo, ma qualcosa di più.
Tutte le emozioni che mi sono passate davanti agli occhi e che sono riuscito a fissare in un’immagine mi hanno dato una strana forza. Non so se chiamarla speranza, voglia di resistenza, positività, fiducia. Non importa come definirla, importa che l’abbia avvertita e che mi abbia dato una mano a non percepire quello che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo come un unico blocco negativo, un’oppressione indistinta.
A volte, se si lascia fluire la propria sensibilità senza paura davanti alla vita, anche un solo istante può offrire un’occasione di rinascita.
BUON ANNO!
Daniele
