La composizione nella fotografia di matrimonio.
Il mondo della fotografia di matrimonio è cambiato tantissimo negli ultimi 10 anni. Grazie all’aiuto della tecnologia e ad una ricerca continua, si è passati in un tempo piuttosto breve da una fotografia di posa, utile solo come testimonianza, ad una fotografia documentaristica, capace di cogliere il momento e farlo rivivere ogni qualvolta la si guardi.
La qualità dei fotografi, soprattutto in Italia, si è alzata e di tanto. Ora gli sposi possono scegliere tra tantissimi stili, quasi tutti con una caratteristica in comune: catturare il momento. Ma è possibile farlo senza tralasciare l’aspetto artistico?
Chiunque mi conosca un minimo, sa che da sempre ho una fortissima passione per il cinema, essendo nato e cresciuto a Cinecittà, forse era nel mio destino! L’ho scoperta da bambino, coltivata da adolescente e approfondita all’università. E una delle cose che mi ha sempre affascinato dei film sono proprio le inquadrature. Ho studiato così tanto i capolavori dei grandi maestri del cinema che ormai mi viene naturale pensare a loro quando scatto una fotografia.
Una bella composizione non solo rende una foto più armoniosa ma riesce a portare l’occhio umano esattamente dove si vuole. Una composizione a triangolo ad esempio, indirizza il pubblico immediatamente al vertice della figura.
Dividere l’immagine a metà fa si che il nostro sguardo si vada a posare immediatamente in una delle due porzioni della fotografia e può raccontare una contrapposizione.
La simmetria è una delle componenti che ritengo fondamentale per la mia fotografia e che ho sempre amato nel cinema e non solo. Mi piace che una foto sia pulita e minimale, senza troppe distrazioni che possano far allontanare lo sguardo da quello che vogliamo mettere in risalto. Alcuni registi come il maestro Stanley Kubrick e soprattutto il geniale Wes Anderson, ne hanno fatto un vero e proprio marchio di fabbrica.
Nella foto a seguire potete vedere come il soggetto sia posto esattamente al centro dell’inquadratura e come l’immagine venga così divisa in due porzioni praticamente identiche tra loro.
Un’altra cosa che amo fare è incorniciare il soggetto sfruttando a mio favore gli elementi che trovo nell’ambiente in cui sto scattando. In questo modo non solo gli darai importanza, ma donerai allo scatto quell’alone di mistero.
Cambiare il punto di vista può essere un’altra arma a nostro favore. L’inquadratura dall’alto ad esempio, permette invece allo spettatore di immergersi totalmente nella scena.
Per avere una foto perfetta, in una frazione di secondo bisogna mettere d’accordo 3 fattori principali: momento, luce e composizione. Questo come potete immaginare non è sempre possibile ma questo non è necessariamente un male, anzi. Anche una foto sporca e contro ogni regola può comunicare tantissimo.
Per concludere però, dobbiamo tornare all’inizio. E’ possibile fotografare l’attimo senza tralasciare l’aspetto artistico? Con un po’ di studio, tanta pratica e un pizzico di rischio…io dico di si!
Se questo articolo sulla composizione fotografica vi è piaciuto, vi lascio con una lista dei 20 film che più mi hanno più colpito a tal proposito:
Drive (2011) – Blade Runner (1982) – Barry Lyndon (1975) – Grand Budapest Hotel (2014) – Il Favoloso mondo di Amelie (2001) – Joker (2019) – The Hateful Eight (2015) –Parasite (2019) – 2001 Odissea nello spazio (1968) – L’Odio (1995) – Non è un paese per vecchi (2007) – The Tree of life (2011) – Il Buono, il brutto e il cattivo ( 1966) – Dunkirk (2017) – Apocalypse Now (1979) – La La Land (2016) – Taxi Driver (1976) – Full Metal Jacket (1987) – Quarto Potere (1941).
Se siete alla ricerca di preset che possano donare un look cinematografico per le tue fotografie, da un’occhiata alla mia Cinematic Collection. Se invece volete conoscere meglio me e il mio lavoro, poteter farvi un giro nel mio Portfolio.
