Amy e Cal, due ragazzi inglesi che mi hanno scelto come fotografo del loro matrimonio, hanno scelto la Toscana come luogo ideale per il loro matrimonio. Non è insolito, soprattutto per gli stranieri che hanno una predilezione particolare per i paesaggi toscani. Nel loro caso però la decisione di celebrare il matrimonio alla Villa Medicea di Lilliano dimostra come per loro sia frequente e naturale, forse più che per noi italiani, innamorarsi di luoghi poco conosciuti e con una visibilità più ridotta rispetto a quelli che hanno ormai conquistato fama e richiamo internazionali.
La Villa Medicea di Lilliano infatti non fa parte delle 12 ville medicee entrate a pieno merito nel patrimonio Unesco, come per esempio quella di Careggi, Poggio Imperiale, la Pietraia…ma, almeno a mio giudizio, per la posizione, il paesaggio che la circonda, la struttura e l’originaria destinazione d’uso, non ha davvero nulla da invidiare alle più note consorelle. Insomma la scelta di festeggiare il matrimonio alla Villa Medicea di Lilliano non è scontata, né banale, anzi può riservare molte sorprese positive. E’ una villa nobile, ma a differenza delle altre, più sontuose e imponenti, ha una sua peculiare originalità perché conserva nella sua facciata, semplice e lineare, affiancata da due torrette gemelle, un aspetto rurale, agreste, come fosse una fattoria di un certo livello, che rivela ancora il suo carattere originale, quello di centro di una fiorente produzione agricola.
E infatti tutt’intorno, gli ulivi, le piante da frutto, le viti lo testimoniano ampiamente. Ancora oggi è sede di un’importante azienda vinicola e olearia che offre sicuramente un’attrattiva in più alla villa ad Amy e Cal il matrimonio alla Villa Medicea di Lilliano ha regalato un paesaggio incantato, una rincorsa di colline e di uliveti, di distese di prati, di alberi, un orizzonte sconfinato di bellezza. E in accordo armonioso è curato l’allestimento dei tavoli apparecchiati come a una festa campestre, con tralci di rami d’ulivo, con eleganza semplice e proprio per questo raffinata. L’allegria e la spontaneità degli sposi e degli invitati hanno dato un tocco in più di genuinità e di leggerezza, facilitando la riuscita del servizio.
Gli interni della villa, che ha ospitato nel 1709 persino il Re di Danimarca Federico IV, sono in gran parte affrescati con scene bucoliche , raffiguranti i lavori e le mansioni legati alla produzione agricola e naturalmente, pur non essendo di massimo valore pittorico, impreziosiscono gli ambienti, arredati con gusto e sobrietà. Credo che queste valutazioni e tanto altro che non è stato detto, possano essere sufficienti per scegliere un matrimonio alla Villa Medicea di Lilliano.
Se questo servizio ti è piaciuto, dai un’occhiata alle altre storie!
